© Copyright – The Queen Tribute
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Nel corso della sua inimitabile carriera, diversi elementi hanno caratterizzato Freddie Mercury. Oltre che per la sua voce fantastica e per canzoni entrate nella storia, lo storico frontman dei Queen si è contraddistinto per alcuni gesti, atteggiamenti e stile.
Tra questi ultimi, è entrato nell’immaginario collettivo un oggetto particolare lo ha reso protagonista in occasione dei suoi concerti. Un dettaglio relativo all’asta microfonica , nato per caso ed entrato a far parte del suo personaggio.
Il suo famosissimo “bottomless mic”, il microfono dall’asta spezzata che ha utilizzato in tanti concerti, nacque appunto per caso: in occasione di un ballo studentesco, Freddie si trovò alle prese con un microfono veramente antico, di quelli con la base pesantissima; a un certo punto a furia di agitare l’asta del microfono, la base cadde sul palco, e Freddie si ritrovò con in mano soltanto la metà superiore dell’asta cromata.
All’inizio, l’evento mise in difficoltà Freddie e la sua band. Avrebbero dovuto sostituire l’asta per continuare la performance senza alcun intoppo, ma fu proprio qui che Mercury ebbe quel lampo di genio che fece svoltare la sua carriera. Infatti, il performer decise di continuare a cantare come se non fosse accaduto proprio nulla.
Freddie capì immediatamente che non solo era più leggera da manovrare, ma che era più versatile per un utilizzo coreografico. Quando giunse il giorno in cui cantò Killer Queen, puntando l’asta scintillante verso il cielo, il microfono con attaccata soltanto metà dell’asta era ormai diventato un suo marchio di fabbrica.